Cosa avrebbe pensato Einstein, se non avesse suonato il violino?
Nikolaus Harnoncourt
Il corso (dal 23 al 30 luglio) tenuto da Chiara Franceschini, partendo da una visione olistica dell’esecuzione strumentale, in cui mente e corpo operano in stretta sinergia e si mettono al servizio del pensiero musicale, si propone di approfondire gli aspetti tecnico-interpretativi del repertorio violinistico, sia solistico che cameristico, con particolare attenzione a:
- elementi di prassi esecutiva legati all’autore e all’epoca di composizione delle opere studiate;
- strategie metacognitive (analizzare il proprio metodo di studio e le proprie modalità di apprendimento);
- tecniche di consapevolezza corporea e posturale, finalizzate al mantenimento di un corretto equilibrio psicofisico nella performance in pubblico.