Cosa avrebbe pensato Einstein, se non avesse suonato il violino?
Nikolaus Harnoncourt
Il corso (dal 2 all’8 agosto) tenuto da Chiara Franceschini, partendo da una visione olistica dell’esecuzione strumentale, in cui mente e corpo operano in stretta sinergia e si mettono al servizio del pensiero musicale, si propone di approfondire gli aspetti tecnico-interpretativi del repertorio violinistico, sia solistico che cameristico, con particolare attenzione a:
- elementi di prassi esecutiva legati all’autore e all’epoca di composizione delle opere studiate;
- strategie metacognitive (analizzare il proprio metodo di studio e le proprie modalità di apprendimento);
- tecniche di consapevolezza corporea e posturale, finalizzate al mantenimento di un corretto equilibrio psicofisico nella performance in pubblico.